Questo sito può far uso di widget di terze parti che utilizzano i cookies.
Per maggiori informazioni leggi la nostra cookie policy
Sulle ali della fantasia

Sulle ali della fantasia


Pubblicato il 01/12/2024

Prendiamo carta e penna e scriviamo tre parole, spontanee, libere da qualsiasi ragionamento logico e razionale.

Quali sono le prime tre parole che vengono in mente?

Il concetto di creatività è piuttosto intuitivo, probabilmente ci vengono in mente le opere di artisti, i disegni e i giochi dei bambini o quei momenti in cui lasciamo che la mente si esprima con fantasia. La creatività è una funzione cognitiva, esattamente come le memorie, l’attenzione, il linguaggio e così via.

Tuttavia, a differenza di altri domini cognitivi per i quali ci sentiamo aperti alla possibilità di rafforzarli (es. allenare la memoria ci sembra un’ottima opportunità), la creatività è spesso soggetta al pregiudizio.

Quante volte ci siamo detti frasi tipo ‘ah, no, io di fantasia proprio non ne ho!’, come se l’essere creativi fosse un dono ricevuto e non un’abilità allenabile?

Questo preconcetto merita di essere sfatato e la Ginnastica Mentale® ne da la prova.

La creatività può essere sviluppata in molti modi, attraverso il disegno (creatività grafica) oppure la scrittura (creatività narrativa), stimolando la creazione di storie divertenti, assurde, che integrino tra loro concetti se
manticamente (e potremmo dire ‘logicamente’) molto distanti tra loro.

Queste operazioni cognitive fanno sì che si attivino in modo sostanziale e diffuso aree cerebrali che per lo più fanno capo all’emisfero destro del cervello, unitamente all’attivazione del sistema limbico che risponde allo
stato emotivo, per cui proiettarci verso scenari buffi, che suscitano una risata e che ci permettano di sospendere ogni tipo di giudizio sulla prestazione aiuta anche il buonumore ed il benessere psicologico.

Ma i vantaggi di stimolare la creatività non riguardano solo la specificità di questa funzione. Infatti, allenare la mente a compiere associazioni originali e a creare scenari mentali insoliti può essere un efficace sostegno alle
strategie di memoria, dal momento che è più agevole ricordare scene bizzarre piuttosto che collegamenti puramente logico-razionali.

Non da ultimo, la creatività sembra essere una delle funzioni che risentono in misura minore dell’invecchiamento, per cui possiamo proprio dire che ogni cervello, a qualsiasi età, può produrre con soddisfazione atti creativi… perciò non ci resta che concederci la possibilità di lasciar fluire i nostri pensieri e le nostre emozioni sulle ali della fantasia.

Dott.ssa Nicoletta Porcu - psicologa, psicoterapeuta e Brain Trainer Assomensana a Lodi e Piacenza