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Siamo ciò che mangiamo

Siamo ciò che mangiamo


Pubblicato il 21/05/2022

“Siamo ciò che mangiamo” recitava un vecchio adagio.

In effetti, gli alimenti agiscono sulla biochimica dell’organismo, cervello compreso, influenzando pensieri e azioni.

Ad esempio, una dieta ricca di acidi grassi omega-3 — presenti in noci, semi di lino e pesce azzurro - hanno un ruolo protettivo nei processi cognitivi, nel mantenimento della funzionalità sinaptica e della plasticità dei neuroni.

Diete ad alto contenuto di grassi saturi — presenti, ad esempio, in carni grasse e formaggi - invece aumentano il rischio di disfunzione neurologica.

Ciò che mangiamo influenza i processi cerebrali con differenti meccanismi: regolando i neurotrasmettitori, modulando le trasmissioni sinaptiche, modificando la fluidità delle membrane cellulari.

Mangiare in modo controllato, o meglio ridurre il contenuto calorico della dieta, può essere un potente mezzo attraverso il quale influire positivamente sulle funzioni cognitive.

Le calorie in eccesso possono ridurre la plasticità sinaptica e aumentare la vulnerabilità delle cellule causando la formazione di radicali liberi.

Una modesta restrizione calorica può essere in grado di proteggere il cervello riducendo i danni ossidativi. Infatti, il cervello è altamente suscettibile al danno ossidativo (che agisce come la ruggine sul ferro, ndr) a causa della
sua elevata attività metabolica e della presenza di abbondante materiale ossidabile, come gli acidi grassi polinsaturi che formano le membrane delle cellule neurali.

Diversi cibi antiossidanti hanno effetti positivi sulla funzione neurale.

Ad esempio, è stato dimostrato che vari tipi di bacche hanno forte capacità antiossidante grazie alla presenza di tannini, antociani e fenoli che sono in grado di aumentare la plasticità dell'ippocampo, favorire l'apprendimento e le prestazioni della memoria.

Cosa avviene quando non assumiamo un’alimentazione corretta?
Avete presente l’irrancidimento degli alimenti quando sono esposti al calore o alla luce?

Ebbene, questo fenomeno di ‘invecchiamento’ avviene anche all’interno del nostro organismo, anche se non lo vediamo.

Conosci la perossidazione lipidica?

La perossidazione lipidica è un fenomeno causato dallo stress ossidativo, cioè un’alterazione che si forma quando sono presenti alcune sostanze nocive conosciute come radicali liberi.

I radicali liberi sono sostanze che si formano durante il metabolismo. Sono molecole che hanno perso un elettrone e cercano di recuperarlo ‘rubandolo’ alle molecole vicine. Con questo ‘furto’ danneggiano le molecole che prima era sane,
creando a sua volta nuovi radicali liberi che così facendo innescano una reazione a catena che ha come risultato l’espandersi del danno. Quando il danno tocca i grassi contenuti nelle membrane cellulari avviene la perossidazione lipidica.

A quel punto, il danno si espande nella cellula fino ad arrivare al nucleo e al DNA, causando processi patologici come le neoplasie e le malattie neurodegenerative.

Ecco perché sono importanti i cibi antiossidanti, ossia quegli alimenti in grado di ridurre i radicali liberi e di conseguenza l’espandersi dello stress ossidativo e della perossidazione lipidica.

Dott.ssa Stefania Frau, biologa nutrizionista a Olbia