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Mollare, non mollare? Spaghetti, non spaghetti?

Mollare, non mollare? Spaghetti, non spaghetti?


Pubblicato il 09/03/2025

L'importanza di vivere il presente e tollerare la frustrazione

Come la ginnastica mentale può aiutare a migliorare il benessere cognitivo ed emotivo

Mollare, non mollare? Spaghetti, non spaghetti? Recitava così l'incipit del vecchio saggio Oogway rivolto a Po, il personaggio del famoso film di animazione 'Kung Fu Panda'. Il discorso proseguiva poi con un prezioso insegnamento:

"Ti preoccupi troppo per ciò che era e per ciò che sarà... Ieri e storia, domani e un mistero, ma oggi e un dono, per questo si chiama presente".

La mente umana e per sua natura propensa a viaggiare nel tempo, il più delle volte con un preciso scopo adattivo: guardare al passato permette di fare tesoro delle esperienze vissute e mettere a frutto gli insegnamenti ricevuti nella vita; lo sguardo al futuro, d'altro canto, ci proietta verso gli obiettivi che vorremmo realizzare consentendoci di selezionare le risorse necessarie al raggiungimento di tale scopo.

In alcune situazioni, tuttavia, questa tendenza a sfuggire dal momento presente può diventare controproducente per il nostro benessere mentale. Uno sguardo troppo focalizzato su ciò che e già stato compiuto, soprattutto se lo valutiamo in termini di 'errore' o 'fallimento', può portare a rimuginii, pensieri fissi, convinzioni cristallizzate circa la nostra capacita o meno di riuscire in una determinata attività. Al contrario, una mente eccessivamente proiettata verso cio che verrà può generare stati d'ansia, anticipazioni di scenari spiacevoli e l'eventuale tendenza ad evitare le situazioni pur di non correre il rischio di fallire.

Entrambe le condizioni condividono, di fondo, il meccanismo della tolleranza alla frustrazione (gestita dai lobi frontali del cervello). Quando il livello di tolleranza e adeguato, funziona bene, siamo in grado di mantenere un soddisfacente livello di benessere mentale anche in situazioni in cui, ad esempio, sia necessario rimediare ad un presunto 'errore' (es. avrei preferito dirglielo in modo più assertivo, anziché assumere un atteggiamento aggressivo o passivo) oppure quando dobbiamo affrontare impegni che richiedono uno sforzo eccessivo (es. devo gestire numerosi impegni o il bilancio familiare e ho l'impressione di non farcela). Al contrario, chi ha sviluppato una scarsa tolleranza alla frustrazione può sperimentare vissuti di rabbia, impotenza, rifiuto verso quelle situazioni in cui il risultato potrebbe non essere immediatamente raggiungibile o soddisfacente.

L'esperienza di gruppo, caratteristica della Ginnastica Mentale&rec;, supportata da esercizi mirati dedicati ad esempio al ragionamento e allo sviluppo dell'assertività (solo per citarne alcuni) permette di accrescere la consapevolezza di come funziona la nostra mente di fronte a 'sfide' che implicano l'uscita dalla propria "zona di confort". Migliorare la propria capacita di tollerare la frustrazione, dunque, consente di sviluppare un atteggiamento proattivo utile ad affrontare le sfide quotidiane e favorire il benessere cognitivo ed emotivo.

Dott.ssa Nicoletta Porcu - psicologa, psicoterapeuta e Brain Trainer Assomensana a Lodi e Piacenza