Innamorati: il potere della logica irrazionale nell'amore
L'innamoramento è un fenomeno complesso e affascinante. Come Dante Alighieri ha scritto: “Amor ch’a nullo amato amar perdona”, questa frase rappresenta la sfida dell'amore. Molti studiosi hanno cercato di spiegare questo stato d’animo, una croce e delizia per ogni essere umano.
La sfida dell'innamoramento
L'innamoramento dura circa sei mesi, un periodo in cui il cervello perde il contatto con la realtà. Diventa irrazionale, idealizzando e sopravvalutando le qualità del partner. Questo accade a causa di una riduzione dell'attività della corteccia del lobo frontale, responsabile dei processi logici, della valutazione e del senso critico. In questo periodo, il sistema limbico, la centralina delle emozioni, prende il sopravvento.
Fasi dell'innamoramento
Il raziocinio ridotto viene ulteriormente influenzato dai rapporti intimi, che rilasciano ossitocina e dopamina, rafforzando il legame tra i due innamorati. Ma perché succede tutto questo? Gli studi di Benjamin Kaveladze dell'Università della California, pubblicati su The Conversation, suggeriscono che l'innamoramento è un escamotage della natura. Questo processo ci permette di indirizzarci su un partner senza perdere tempo nella ricerca di uno perfetto, che potrebbe non arrivare mai.
Il ruolo del cervello nell'amore
La natura, mirata alla riproduzione, ha escogitato un modo per far sì che le persone si innamorino di qualcuno che rappresenta il miglior compromesso. Evitando la ricerca dell'anima gemella, l'innamoramento assicura la sopravvivenza della specie. La logica irrazionale dell'amore è, quindi, il metodo più efficace della natura per garantire la continuità della vita umana.
Prof. Giuseppe Alfredo Iannoccari - neuropsicologo, presidente di Assomensana, docente all'Università di Milano