Quali sono le conseguenze dell’obesità sul sistema nervoso centrale.
E’ noto che l’obesità provoca rischi cardiovascolari, adesso sappiamo che questa provoca anche atrofia cerebrale.
Si è visto che soggetti sessantenni normopeso mantengono un maggiore volume cerebrale rispetto ai coetanei obesi. All’aumentare del grasso corporeo diminuisce il volume delle strutture del cervello.
Tra quelle maggiormente interessate a questa relazione tra peso e volume c’è l’ippocampo, due strutture speculari poste
al centro del cervello. I soggetti obesi hanno un minor volume e una minore funzionalità di queste strutture rispetto ai normopeso.
Nulla di male se non fosse che l’ippocampo è il centro di raccolta e di elaborazione della memoria!
Ridurre i livelli di efficienza della memoria impatta sulla qualità di vita delle persone.
Da cosa dipende questa relazione tra grasso corporeo e cervello?
I meccanismi sono stati chiariti in un recente articolo del 2018, nel quale l’obesità viene associata all’infiammazione e allo stress ossidativo: un’alimentazione ricca di grassi e zuccheri danneggia, tra l’altro, i mitocondri cerebrali (organelli all’interno delle cellule che trasformano gli zuccheri in energia e contribuiscono alla respirazione cellulare).
Altri studi hanno messo in evidenza anche l’effetto di questo tipo di alimentazione sui neurotrasmettitori: si è visto che i cibi ricchi di zuccheri e grassi (e anche quelli che sono i nostri preferiti) stimolano il rilascio di dopamina, la molecola del piacere (legata anche al consumo di stupefacenti).
La massiccia assunzione di grassi riduce la produzione di dopamina che, a lungo andare e in un circolo vizioso, richiede maggiori quantità per provocare gli stessi effetti.
La buona notizia è che il cervello può controllare il peso corporeo.
D.ssa Arianna Sartiano
Psicologa a Milano