Nel seguire il filone intrapreso negli ultimi articoli, propongo di fare ancora un passo indietro nell’alimentazione nell’arco di vita, arrivando all’importanza della nutrizione nel periodo pre-natale.
Gli specialisti che si occupano di alimentazione materna insistono molto sull’assunzione di nutrienti che contribuiscono allo sviluppo neurale, in particolare:
- Acido folico - presente in verdure a foglia verde, latte, fegato, cereali, kiwi, arance e limoni;
- Colina - latte materno, fegato, grano e soia;
- Vitamina B12 - carne, pesce, latte e uova;
- Zinco - cereali, semi e frutta secca;
- Triptofano - si trova nelle proteine vegetali e animali;
- Acidi grassi - come l’Omega 3, si trovano nel pesce e nella frutta secca;
- Iodio - presente nel pesce e nelle alghe;
- Ferro - fagioli, lenticchie, soia, verdure a foglie verde scuro, cereali, riso e cereali integrali.
Uno studio di Betty R. e altri ricercatori ha dimostrato che la buona nutrizione nella gravidanza può evitare la formazione deficitaria del sistema nervoso che provoca disturbi psicologici nell’infanzia e nell’adolescenza, come deficit da attenzione e iperattività, ansia e depressione (molto diffuse nel sud dell’Asia, spesso associate alla carenza dei predetti nutrienti).
Questi studi sono stati confermati successivamente da una revisione di Sara J. Schwarzenberg e Michael K. Georgieff, in collaborazione con l’Accademia Americana dei Pediatri.
Altro dato importante è l’obesità che provoca infiammazione, ipertensione gestionale e diabete.
Per il momento, ho voluto illustrare l’importanza dei micronutrienti nella fase pre-natale, di come piccole molecole possano fare la differenza nel formare un individuo sano ed efficiente con un buon equilibrio neuropsichico grazie alla nutrizione materna.
D.ssa Arianna Sartiano - Psicologa a Milano