Se vi chiedessi qual è la funzione principale del fegato, del cuore o del pancreas, cosa rispondereste? Probabilmente, nell’ordine, produrre bile, pompare sangue e secernere insulina. A nessuno verrebbe in mente di chiedere ad uno di questi organi di modificare volontariamente la propria attività.
Il Ruolo del Cervello
Invece, come stanno le cose per il cervello? Se non possiamo chiedere al fegato di modificare la composizione della bile o al pancreas di modificare l’insulina, possiamo chiedere al cervello di modificare i suoi prodotti, ossia i pensieri espressi dalla mente? La risposta è racchiusa nell’aggettivo ‘giudicante’.
La Mente Giudicante
Non credo abbiate sentito l’espressione ‘fegato giudicante’ o ‘pancreas giudicante’, mentre sicuramente ognuno di noi si trova a fare i conti con la propria ‘mente giudicante’ che attribuisce un valore ai pensieri e può portare a produrre i cosiddetti ‘pensieri disfunzionali’. Questi sono pensieri generalmente negativi ai quali viene attribuito un elevato grado di veridicità, tanto da trasformarli in vere e proprie credenze circa la propria identità (es. ‘sono sempre incapace di reagire di fronte alle difficoltà’).
Ostacoli al Benessere Emotivo
Quando questo accade, si crea un ostacolo al raggiungimento di uno stato di benessere emotivo, poiché riduce la motivazione intrinseca, ossia la spinta ad attuare comportamenti ‘funzionali’ necessari per ottenere ciò che si desidera. Nell’esempio precedente, il “comportamento funzionale” potrebbe essere quello di recuperare o sviluppare le risorse personali necessarie a fronteggiare una situazione impegnativa per avere un risultato favorevole e smontare la credenza di non essere capace di reagire di fronte alle difficoltà.
La Prova dei Tre Setacci
Come fare, dunque, a riconoscere e modificare un pensiero disfunzionale? Può venirci in aiuto la prova dei tre setacci costituiti da veridicità, utilità e piacevolezza (Cosentino e Baggio, 2022). A ciascun “setaccio” corrisponde una domanda:
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“Ci sono prove a favore della mia tesi?”
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“È utile pensare così ai fini del mio obiettivo?”
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“Mi aiuta a stare bene?”
Generalmente un pensiero disfunzionale non supera nemmeno uno dei tre setacci.
Allenarsi a Modificare i Pensieri
È possibile, dunque, imparare a riconoscere questi pensieri controproducenti e allenarsi a modificare la modalità con cui scegliamo di esprimerli. In questo modo si facilita la messa in atto di comportamenti più congrui al raggiungimento del nostro scopo finale. Attraverso esercizi di flessibilità cognitiva, di rielaborazione emotiva e di pensiero laterale, la Ginnastica Mentale® offre l’opportunità di allenare questa consapevolezza e favorire la creazione di schemi cognitivi più utili a sviluppare il proprio potenziale.
Dott.ssa Nicoletta Porcu - psicologa, psicoterapeuta e Brain Trainer Assomensana a Lodi e Piacenza