Leggere un libro prima di dormire?
“Ci sono solo due cose con cui puoi andare a letto: una persona o un libro“, recitava Ray Bradbury.
Da sempre, almeno fino a 70 anni fa, le persone prima di andare a letto chiacchieravano in famiglia o tra amici, tramandandosi fatti ed esperienze, e i più istruiti si dedicavano alla lettura di qualche pagina di un libro (forse per questo motivo la lettura è considerata ancora oggi una faccenda ‘per intellettuali’ piuttosto che un’attività alla portata di tutti!).
Negli ultimi decenni le abitudini sono cambiate.
La maggior parte delle persone guarda la TV prima di addormentarsi. Ancora peggio, altri si intrattengono sui Social tramite smartphone, tablet e computer, mentre solo una minima parte legge qualche pagina di un buon libro.
Ma le diverse abitudini non hanno tutte le stesse conseguenze.
Lo abbiamo detto più volte che guardare la tv o restare attaccati allo schermo di un telefonino o di un computer alterano la qualità del sonno, poiché un particolare tipo di luce che emettono questi apparecchi, la luce blu, modifica le quantità di melatonina presenti nel sangue, l’ormone del sonno.
Se la melatonina si riduce, i ritmi del sonno vengono alterati, ostacolando lo ’scivolamento’ nel sonno più profondo, il 4° stadio, che è quello dove il nostro cervello si ristora maggiormente.
Se il sonno si è svolto correttamente e le quattro fasi si sono alternate correttamente, il giorno dopo ci sentiamo efficienti e concentrati. Se invece le fasi del sonno sono state alterate, ad esempio per uno squilibrio
ormonale dovuto ad una riduzione della melatonina, allora le ore trascorse a letto non sono state sufficientemente ‘ristoratrici’. E il giorno dopo ci sentiamo stanchi e deconcentrati.
Insomma, che ci piaccia o no, la routine che adottiamo prima di addormentarci determina la qualità della giornata successiva.
Quale alternativa?
La soluzione migliore, ma apparentemente difficile da applicare, sarebbe fare una doccia rilassante, indossare vestiti comodi, prepara una buona tisana rilassante e poi andare a letto con un libro.
Se pensiamo che sia un’esagerazione, basta leggere la ricerca condotta dall’organizzazione “The Sleep Council” del Regno Unito che ha concluso che leggere qualche pagina di un libro mezz’ora o un’ora prima
di andare a letto riduce significativamente i livelli di stress e induce uno stato di sopore che predispone al miglior sonno possibile.
La lettura ci porta in mondi nuovi, diversi, popolati da personaggi mai incontrati prima che diventano parte del nostro mondo. Ci consente di vivere emozioni e di osservare con dovizia di particolari il comportamento di altre persone.
Per questo, leggere prima di addormentarsi ha numerosi vantaggi, come affermano importanti ricercatori del calibro di Keith E. Stanovich dell’Università di Toronto e Raymond Mar dell’Università di York in Canada:
- rilassa dallo stress e da una giornata negativa — guai ad andare a letto carichi di stress o di pensieri negativi. La lettura ci consente di interrompere il ruminio mentale e di staccare dai cattivi pensieri;
- rende più resistente il cervello di fronte all’invecchiamento — gli studi di neuroimmagine ci svelano che durante la lettura sono più attive le aree della corteccia temporale sinistra e aumenta la connettività tra i neuroni. In più, si rinforzano la concentrazione, la comprensione del testo e la memoria a breve termine, effetti che resistono 5 giorni di distanza! Il tutto, a beneficio del cervello, che resta più agile e tonico a dispetto del tempo che passa;
- sollecita la creatività — esplorare paesaggi mai visti, pensieri mai formulati, volti mai toccati e, nonostante tutto, renderli reali nella nostra mente è un buon esercizio per sviluppare l’immaginazione, la fantasia e la creatività. Come abbiamo scritto più volte, queste abilità sono fondamentali per sostenere altri processi mentali, come la memoria, il ragionamento e la risoluzione di problemi;
- aumenta le conoscenze e la cultura — anche se la lettura è un’attività ‘quasi passiva’ dal punto di vista cognitivo, la ripetizione di informazioni, notizie, dettagli e racconti aumentano le conoscenze e il bagaglio culturale del lettore, acquisendo informazioni alle quali non avrebbe facilmente accesso;
- migliora l’empatia — mettersi nei panni degli altri ed entrare nell’intimità dei suoi pensieri è il modo più efficace per leggere la mente delle altre persone e capire cosa pensano e quali sentimenti provano. Col tempo, l’abilità di identificarci con i personaggi può trasferirsi anche nel mondo reale, aumentandone l’empatia.
E per chi proprio non ce la fa a leggere?
Si consiglia di iniziare a piccoli passi a più riprese oppure di lasciarsi avvincere dagli innumerevoli audio-libri. Buona immersione!
Prof. Giuseppe Alfredo Iannoccari - neuropsicologo, presidente di Assomensana, docente all'Università di Milano
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12/03/2023 10:05:32