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Un transistor in meno per un neurone in più


un transistor in meno per un neurone in più

TV, Internet, pc, smartphone e tutte le altre tecnologie hanno cambiato le nostre vite.

Questa «rivoluzione tecnologica» ha suscitato molte polemiche: chi si schiera a favore di questi strumenti in grado di semplificarci la vita e chi si oppone al rischio del venir meno della privacy, dai messaggi negativi presentati in rete e tv e dalla crescente sostituzione delle abilità mentali con questi mezzi.

Se si utilizzano le rubriche dei telefonini, ad esempio, non si utilizzerà più la memoria per i numeri che è presente nella nostra corteccia cerebrale. E ciò comporterà un’atrofia del cervello e una perdita di neuroni anche in giovane età.

Quali sono i principali problemi legati alla tecnologia?

Memoria limitata: l’eccesso informazioni può causare deficit di attenzione e problemi di memoria. Ciò non tanto per la quantità di informazioni che vengono memorizzate (lo spazio in memoria è enorme), ma per la rapidità delle informazioni che non consente alla memoria di immagazzinarli correttamente.

Deficit nei bambini piccoli: una esposizione esagerata alla tecnologia (TV compresa) in bambini di età inferiore ai 4 anni che stanno ancora sviluppando le abilità cognitive, come il linguaggio e la coordinazione motoria, potrebbero causare un ritardo nello sviluppo di queste abilità.

Disturbo del sonno: Navigare in internet o guardare la tv fino a tardi può ritardare l'addormentamento. Il cervello viene «iperstimolato» dalle troppe informazioni e dalla caratteristica luce blu di questi dispositivi (che simula la luce del giorno), interferendo col naturale rilascio della melatonina, l’ormone del sonno.

Cosa fare?

Certo continuare ad utilizzare questa tecnologia, ma con la consapevolezza che bisogna utilizzare meno transistor e più neuroni!

Prof. Giuseppe Alfredo Iannoccari - neuropsicologo, presidente di Assomensana, docente all'Università di Milano


04/02/2023 12:35:12

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