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Come si logora il capitale psicologico


Come si logora il capitale psicologico

Se prendessi un foglio, tirassi in mezzo una riga verticale e scrivessi nella colonna di sinistra le “cose belle” e nella colonna di destra le “cose brutte” che mi capitano durante la giornata, probabilmente la colonna di destra avrebbe un elenco più lungo rispetto alla colonna di sinistra.

Ma è davvero possibile che durante il giorno succedano più fatti negativi che positivi?

Eppure accadono mille cose positive: svegliarsi, aver dormito in una camera da letto in un comodo letto, fare colazione potendo scegliere cosa mangiare, godere di luce e acqua direttamente in casa, vestirsi potendo scegliere tra tanti indumenti, andare a fare una passeggiata o svolgere degli impegni in completa autonomia, avere una disponibilità finanziaria quantomeno sufficiente per assicurarsi il soddisfacimento dei bisogni primari, avere una salute generalmente
buona, essere istruiti, poter leggere e informarci, parlare con le persone, essere liberi eccetera.

Queste e tante altre cose probabilmente non entrerebbero a far parte della colonna delle ’cose belle’, restano fuori dalle valutazioni perché li diamo per scontati, sono “ovvii”, ci sono e basta.

Tuttavia, se qualcuno di questi venisse a mancare lo considereremmo un fatto negativo, ma se invece c’è non viene considerato positivo. Che strano!

Perché succede questo?

La causa di tutto ciò è da attribuire al modo in cui il cervello seleziona ciò che succede e come la mente valuta i fatti.

Il cervello ha sempre avuto il compito di garantire la sopravvivenza dell’individuo, ragione per la quale è più attento a rilevare un fruscio dietro un cespuglio che segnala un potenziale pericolo piuttosto che la presenza di frutti appesi all’albero.

Questa tendenza è ancora presente nonostante la modernità ci assicuri una vita più riparata, mentre in realtà siamo bersagliati da una miriade infinita di informazioni negative.

Se immaginiamo che il benessere psicologico sia un capitale formato da tante monete e, ogni volta che viviamo un’esperienza positiva guadagniamo una moneta e quando ne viviamo una negativa perdiamo una moneta, allora capiamo subito come l’esposizione a fatti valutati come negativi sottragga risorse alla salute mentale, creando squilibrio e disagio.

Cosa fare?

Come in tutte le economie che si rispettino è necessario bilanciare guadagni e perdite, costi e ricavi, avendo possibilmente un saldo positivo ogni giorno.

Come fare?

  1. Prendiamo un quaderno e ogni giorno annotiamo gli aspetti positivi e negativi che ci capitano. Non diamo nulla per scontato, annotiamo nella colonna delle “cose belle” anche ciò che ci sembra ovvio, ma che se non ci fosse più sarebbe un problema.
  2. Evitiamo di esporci ai fatti negativi che ci arrivano da ogni parte-
  3. Ricerchiamo attivamente informazioni ed esperienze positive.

Anche se non possiamo cambiare il mondo, possiamo preservare il nostro capitale psicologico e spenderlo senza fare debiti quando dovremo affrontare momenti difficili.


21/05/2022 20:43:42