La dieta è anche una questione di atteggiamento
Le cellule adipose hanno una sorta di memoria che tende a ripristinare la forma originaria a seguito di una dieta dimagrante ad azione veloce.
Anche l'atteggiamento verso il cibo è ancora legato ad aspetti culturali difficili a modificarsi. Il cibo per noi italiani è un fatto sociale, è un modo per stare insieme, per compensare le ansie e celebrare i lieti eventi. Nulla a che vedere con un concetto di alimentazione rivolta al nutrimento.
Per questi motivi, ritornando al titolo, la dieta è una questione di testa, solo modificando gli atteggiamenti possiamo modificare i comportamenti legati al cibo.
In metafora, l'atteggiamento è il generale, mentre il comportamento è il soldato.
L'atteggiamento deve attivarsi prima del comportamento: prima di iniziare a mangiare si decide quale strategia adottare per gestire i comportamenti.
Se la strategia è di nutrirsi, si adotteranno comportamenti che vanno in quella direzione. Se l'atteggiamento è di utilizzare il cibo come
"compensazione emotiva" o come elemento di socializzazione o peggio nessuna strategia, i comportamenti saranno disordinati e senza controllo.
Per impostare il giusto atteggiamento, si deve adottare un meccanismo di "Stop & Go", ossia fermarsi prima di sedersi a tavola e pianificare il pasto con la giusta strategia nutrizionale.
In un mese, questo meccanismo diventerà automatico, consentendo di sedersi a tavola avendo le idee ben chiare su cosa si vuole mangiare.
Così, la dieta diventerà un momento di pianificazione e di strategia preordinata, in cui la gestione dei comportamenti legati al mangiare passa dalla gola alla testa!
23/05/2021 11:03:42