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Tre, due, uno... disegni in forno!


tre, due, uno... disegni in forno!

Immaginate di voler preparare un dolce nuovo: come riuscite a sfornare una vera prelibatezza?
Sicuramente occorreranno gli ingredienti giusti, ma sarà utile anche dare sfogo alla fantasia e lasciare che sia l’amore per la cucina a guidare gli abbinamenti.

Potrà sembrare curioso, ma quando il nostro cervello si dedica ad attività creative, come cucinare un dolce in modo nuovo, accade qualcosa di molto simile. Per ottenere l’impasto è indispensabile mescolare tra loro gli ingredienti, non basta disporli sul tavolo, così per la nostra mente è necessario che diverse funzioni cognitive, i nostri ‘ingredienti mentali’, possano integrarsi.

Ma quante e quali sono queste funzioni che entrano all’opera quando creiamo?
Se potessimo osservare il cervello mentre fa qualcosa di creativo, come disegnare, ci accorgeremmo che le funzioni coinvolte sono più di una, a dimostrazione che la creatività è un’attività che stimola diffusamente i nostri neuroni.

Tra gli ingredienti mentali che ci permettono di eseguire una rappresentazione grafica, svolgono un ruolo significativo le cosiddette abilità visuo-spaziali, vale a dire l’insieme di funzioni che consente di immaginare mentalmente la forma dell’oggetto che si desidera disegnare (es. un cane), cogliere i collegamenti spaziali tra le varie parti che lo compongono (es. le orecchie sono in alto rispetto al muso), trasformare le immagini e immaginarne i movimenti nello spazio (es. il cane potrebbe correre e poi sedersi).

Queste funzioni sembrerebbero attivare prevalentemente i neuroni che si trovano nelle aree posteriori del cervello (aree parieto-occipitali), le stesse che si attivano quando percepiamo immagini dall’esterno.

Un secondo ingrediente fondamentale è la memoria di lavoro (o working memory) che, funzionando come una sorta di lavagna cancellabile, consente al cervello di tenere in mente la forma dell’immagine per il tempo necessario a compiere rotazioni mentali e operazioni di manipolazione delle caratteristiche grafiche. Una volta completata l’immagine mentale, è necessario tradurla in segni grafici: operazione possibile grazie all’attivazione del sistema motorio (prassia ideo-motoria), che permette di compiere fisicamente i gesti necessari per disegnare. Se l’oggetto del disegno nasce dall’immaginazione, allora occorre anche una certa dose di creatività che scaturisce dall’emisfero destro, per dare libero sfogo a fantasia ed emozioni.

Da tutto ciò, emerge come le attività creative, che siano il disegno piuttosto che la cucina (creativa), rappresentano un modo efficace e divertente per allenare le funzioni mentali. E quale migliore occasione della Ginnastica Mentale® Assomensana per stimolare tutte queste funzioni?!

Quindi…tre, due, uno…disegni in forno!

Dott.ssa Nicoletta Porcu - psicologa, psicoterapeuta e Brain Trainer Assomensana


23/01/2021 10:15:54

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