Quanti problemi non vorrai avere in futuro?
Si sa, il tempo che passa è come l’onda del mare: porta qualcosa e toglie via qualcos’altro. Così è la vita. Con il passare degli anni acquisiamo esperienza, conoscenza ma perdiamo velocità e lucidità.
Nonostante ci siano persone che invecchiano bene mantenendo una mente paragonabile a quella di un cinquantenne, i cosiddetti greenager, la maggior parte di noi sente con il tempo insinuarsi quelli che io definisco gli acciacchi mentali. Quelle piccole dimenticanze e disattenzioni che, seppure fisiologiche e non invalidanti, ci informano impietosamente che gli anni contano.
E come ci arriviamo dipende dal percorso che abbiamo fatto prima.
A questo proposito, le persone usano approcci differenti rispetto a come prepararsi al loro futuro: c’è chi prosaicamente lascia trascorrere il tempo, vive la sua vita alla giornata e ciò che accadrà si vedrà; c’è invece chi preventivamente pensa a come potrà essere il futuro e si attiva per garantirsi una vita migliore negli anni a venire.
Questo è il caso di chi fa sacrifici per costruirsi una casa, chi studia per avere più cultura, chi mette i risparmi da parte per una vecchiaia serena, chi mangia salutare per non incorrere in malattie e, per quel che riguarda gli argomenti che mi stanno a cuore, chi mantiene attiva la mente per avere un cervello sano ed efficiente il più a lungo possibile.
Oggi più che mai in passato abbiamo l’occasione di arrivare ad età avanzate con una discreta forma fisica e mentale.
Grazie a tutta una serie di fattori come la qualità di vita, l’ambiente, l’accesso alle cure sanitarie e la disponibilità di informazioni, una persona nata nel 2000 ha il 50% di probabilità di raggiungere il traguardo dei 100 anni.
Se oggi ci sono circa 12.000 ultracentenari, si stima che nel 2050 saranno più di 200.000!
Abbiamo la fortuna di sapere cosa e come farlo, tantissime informazioni che, se apprese e applicate, garantirebbero un’ottima crescita e un gran guadagno di salute per il corpo ma soprattutto per la nostra accoppiata mentecervello.
Ad esempio, un maxi studio condotto da Matthew Ahmadi dell’Università di Sydney ci informa che fare 3.800 passi al giorno può ridurre ilrischio di demenza del 25%, mentre con 9.800 passi il rischio scende al 50%!
Ovviamente, queste indicazioni vanno associate ad altri stili di vita sani e attivi come quelli che si possono trovare nei miei libri:
- “I 10 pilastri per un cervello efficiente” - pubblicato da FrancoAngeli - abbiamo raccolto con illustri colleghi tutte le indicazioni scientifiche su come mantenersi in forma grazie all’alimentazione, al sonno, all’attività fisica, alla Ginnastica Mentale, alla gestione dello stress e delle emozioni, alle relazioni sociali, alle nuove tecnologie, alla motivazione ecc.;
- “Strategica-mente” - pubblicato da Il Sole 24 Ore - con Nicoletta Carbone abbiamo illustrato come funzionano le principali abilità mentali - attenzione, memoria a breve e a lungo termine, funzioni esecutive, linguaggio, velocità di elaborazione e creatività - e quali strategie ed esercizi utilizzare per essere efficienti e brillanti il più a lungo possibile.
Se poi volessimo essere ancora più pratici, aggiungiamo un bel corso di Ginnastica Mentale (si può fare anche on-line) e il gioco è fatto!
Ma cosa accade alle persone dopo aver letto questo articolo?
Credo che la reazione più comune sia di sentirsi motivati ad agire, desiderosi di avere maggiore benessere promettendosi di seguire i miei suggerimenti. Nonostante i buoni propositi, però, potrebbe capitare che ci si dimentichi di quanto ci eravamo ripromessi leggendo questo inno alla salute, manifesto del prendersi cura e volersi bene. E così continuiamo con la vita di sempre, facendo sempre le stesse cose e lamentandoci di ciò che non va.
In questi casi, quindi, cosa fare per cambiare marcia?
Senza scomodare e mettere di mezzo motivazione, responsabilità, etica e disciplina, la cosa più semplice da fare ogni volta che desideriamo fare qualcosa è agire subito senza pensarci troppo sfruttando la regola dei 3 secondi: se decidiamo di fare una passeggiata, dobbiamo agire nei tre secondi successivi: contiamo “1,2,3 via” e senza procrastinare alziamoci e agiamo.
Se iniziamo a pensare ci verranno in mente tante scuse per non farci muovere. Soprattutto se abbiamo l’indole sedentaria. Se invece agiamo, la mente si allinea all’azione.
Se vogliamo migliorare ancora di più il nostro stile di vita e far crescere il nostro benessere scriviamo su un foglio cosa vogliamo fare, quali sono i nostri propositi e come li vogliamo realizzare.
E facciamolo. Adesso, subito!
Ma non basta, quel foglio deve diventare come la lista della spesa: posso fare di più, ma non meno di quanto ho scritto.
Magari non arriveremo a 100 anni - mai mettere limiti alla provvidenza ;-) -, ma vivremo sicuramente meglio e più soddisfatti.
Leonardo da Vinci diceva
passiamo metà della vita a rovinarci la salute e l’altra metà a cercare di sanarla.
E tu, quanti problemi mentali non vorrai avere in futuro?
Prof. Giuseppe Alfredo Iannoccari - neuropsicologo, presidente di Assomensana, docente all'Università di Milano
04/08/2024 11:51:47