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Potresti passarmi il sale?


Potresti passarmi il sale?

Immaginando di trovarci seduti a tavola durante il pranzo, a chi verrebbe in mente di rispondere soltanto “Sì” senza fare altro se un nostro commensale ci chiedesse di passargli il sale?

Probabilmente a nessuno!

La domanda, infatti, contiene implicitamente una richiesta d’azione. Quando comunichiamo, il nostro linguaggio si esprime immancabilmente attraverso due canali:

  • esplicito, che fa riferimento a ciò che viene detto verbalmente (es. l’essere in grado o meno di svolgere una determinata azione);
  • implicito, che richiama gli aspetti non verbali strettamente connessi con l’intenzione di chi sta parlando (nell’esempio, l’intenzione è ricevere la saliera di cui ho bisogno).

Quando ci troviamo in relazione con un’altra persona i contenuti espliciti sono abbastanza chiari, veicolati dalla voce.

I segnali impliciti, non verbali, invece, fluiscono non sempre consapevolmente attraverso le espressioni del viso, la postura e la gestione della prossemica, vale a dire la modulazione della vicinanza/lontananza rispetto al proprio spazio personale.

Ma cosa accade se lo spazio della relazione diventa virtuale?
Cosa cambia se la comunicazione passa per un canale digitale?

Potrebbe, verosimilmente, apparire più complesso cogliere le sfumature che vanno al di là del livello linguistico esplicito e, per questa ragione, sarebbe necessario affinare alcune competenze linguistiche a supporto di
una comunicazione efficace.

Tre parole, in particolare, possono venirci in aiuto: prosodia, alternanza e complessità.

Con il termine prosodia si fa riferimento alle caratteristiche musicali del linguaggio (intonazione, tono della voce) che vengono colte ed interpretate da neuroni presenti soprattutto nel lobo temporale (in particolare nel giro temporale superiore) del nostro cervello; alternanza e complessità si riferiscono a competenze che richiamano la funzionalità frontale della corteccia cerebrale che, se mantenuta efficiente, permette di gestire e selezionare stimoli uditivi complessi (es. il sovrapporsi di più voci) e di tradurli in un’adeguata risposta comportamentale (es. il rispetto dei turni di parola).

Tra i vantaggi della Ginnastica Mentale® on-line vi è proprio la possibilità di affinare, nel contesto virtuale del gruppo, le capacità di discriminazione uditiva e di concentrazione, che mantengono il nostro cervello intensamente impegnato a beneficio della nostra salute cerebrale.

Dott.ssa Nicoletta Porcu - psicologa, psicoterapeuta e Brain Trainer Assomensana a Lodi e Piacenza


27/07/2024 10:26:23