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Immaginare i pensieri


Immaginare i pensieri

Immaginate di trovarvi in uno chalet di montagna, mentre fuori nevica, davanti a voi crepita il fuoco di un camino acceso e state sorseggiando una deliziosa cioccolata calda.

E ora dite, chi di voi ha sentito l’istinto di chiudere gli occhi (o magari lo ha fatto!) per assaporare l’esperienza attraverso tutti i sensi?

La vista (immaginare la neve che scende), l’udito (camino acceso), gusto e olfatto (cioccolata calda) e tatto si sono attivati per facilitare l’immedesimazione nella situazione.

Difficilmente, in un caso come questo, ci si sofferma sui vari significati (cos’è un camino? Che forma ha? Di che tipo è?), poichè il nostro sistema “mente-corpo” sfrutta uno strumento di pensiero potentissimo che possiamo definire “ideografico”, vale a dire un pensiero prevalentemente centrato su immagini.

A cosa si deve questo “potere”?

Neuropsicologicamente parlando, tre sono i fattori che entrano in gioco.

Il primo, rientra nella definizione di “immediatezza”: un’immagine, infatti, pur potendo essere particolareggiata con diversi gradi di dettaglio e precisione, non è disturbata da informazioni interferenti, che invece sono spesso presenti nelle descrizioni verbali (es. intercalari, circonlocuzioni…) per cui rappresenta, per il cervello, un utile ancoraggio per l’attenzione e l’organizzazione mentale.

Un secondo aspetto coinvolge il sistema di apprendimento in cui è coinvolto il cervelletto: analogamente allo studio di schemi motori nuovi (es. imparare uno sport), quando la mente è impegnata nella costruzione di mappe o schemi ideografici, viene attivata la capacità di creare collegamenti tra elementi differenti e integrarli in una visione d’insieme che faciliti le operazioni di analisi e sintesi dell’esperienza, tutto ciò a vantaggio dell’efficienza delle cosiddette funzioni esecutive.

Infine, l’aspetto “ideografico” del pensiero può avvantaggiare due strategie di memorizzazione, la visualizzazione e la creazione di scene in movimento, consentendo una maggior vividezza durante le fasi di registrazione e recupero delle informazioni, nonché un’ottima occasione di stimolo delle abilità creative.

Tutti e tre i fattori sopra citati sono attivati nei corsi di Ginnastica Mentale® di Assomensana attraverso i quali si sviluppano le strategie di adattamento e rendono il nostro cervello più pronto a rispondere in modo flessibile ed efficiente alle svariate situazioni che la vita continuamente ci propone.

Dott.ssa Nicoletta Porcu - psicologa, psicoterapeuta e Brain Trainer Assomensana a Lodi e Piacenza


13/07/2024 10:23:57