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Vecchio a chi!


Vecchio a chi!

“O tempo che scorri e come il torrente rubi la rugiada dai verdi colli per portarla nell’oblio del mare profondo”.

Gli anni passano e portano via la freschezza della gioventù.

Ma attenzione, l’età è un invenzione per farci invecchiare prima. Mi piace ribadirlo, poiché incontro centinaia di persone e noto che l’età è un concetto relativo.

Ci sono persone che a 85 anni (i cosiddetti green older) sono meglio dei 50enni, mentre ci sono cinquantenni che non reggono il confronto con i 70enni.

E’ vero che il passare del tempo modifica le strutture cerebrali e riduce le dimensioni del cervello, ma molte persone pensano molto meglio da ‘anziane’ rispetto a quando erano giovani.

In giovinezza si ha il vantaggio di essere più veloci, rapidi e di apprendere meglio.

Nell’età avanzata si dimentica più facilmente, si è più lenti e a volte si fatica ad arrivare velocemente alla soluzione.

Ma si hanno due grandi vantaggi: un enorme bagaglio di esperienze e la capacità di utilizzarle nelle diverse situazioni.

Essere senior consente di pensare in modo ‘strategico’, di saper prevedere le conseguenze delle azioni, mentre gli junior sono più rapidi e veloci, ma peccano nella prospettiva.

E non è un caso che i ‘capelli grigi’ siano più curiosi e hanno più voglia di vivere dei giovani.

Insomma, giochiamo la partita sul terreno della ‘qualità’ del pensiero (sono ciò che penso), così la smetteremo di sentirci vecchi solo perché non siamo più com’eravamo da giovani!

Prof. Giuseppe Alfredo Iannoccari - neuropsicologo, presidente di Assomensana, docente all'Università di Milano


07/08/2023 10:32:26