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Non conta arrivare in cima, ma il percorso da fare


Non conta arrivare in cima, ma il percorso da fare

Cosa succede quando osserviamo qualcosa attraverso un cannocchiale?

L’oggetto che stiamo osservando sembra vicinissimo a noi e occupa l’intero campo visivo.

Non appena smettiamo di usare lo strumento, ci accorgiamo di aver avuto un’impressione distorta delle distanze e, soprattutto, che oltre a quell’oggetto che aveva occupato tutta la visuale ce ne sono molti altri all’orizzonte.

Cosa significa questa metafora?

La grandezza dell’oggetto attraverso il cannocchiale rappresenta quanto siamo focalizzati su un compito e l’oggetto che stiamo osservando è il risultato che vogliamo raggiungere quando svolgiamo un’attività, come ad esempio trovare la soluzione ad un rompicapo.

Più il focus è ristretto sul risultato, più sarà probabile sperimentare un senso di frustrazione nel caso di insuccesso, attribuendo la mancata soluzione alle proprie incapacità.

Tuttavia, se proviamo a distogliere lo sguardo dal “cannocchiale” e, quindi, ad ampliare il focus dell’attenzione, ci accorgeremo della presenza di molti altri “oggetti” intorno a noi, vale a dire, di molti altri aspetti del funzionamento della nostra mente mentre svolgiamo un compito, al di là del risultato che desideriamo raggiungere.

Riprendiamo l’esempio del rompicapo: se non troviamo la soluzione (focus sul risultato) probabilmente metteremo in discussione le nostre capacità mentali, fino a ritenere di non avere altra scelta se non rinunciare.

Ma se invece osserviamo i passaggi che il cervello deve compiere nel tentativo di trovare la risposta al quesito (focus sul processo), ci rendiamo conto che proprio nella ricerca della soluzione si attivano numerose e importanti funzioni cognitive, tra cui l’attenzione e la concentrazione, la formulazione e verifica di ipotesi (ragionamento) e l’utilizzo flessibile delle strategie.

Acquisire una maggiore consapevolezza di come funziona la mente è uno degli obiettivi della Ginnastica Mentale® di Assomensana, che aiuta a comprendere, tollerare e gestire in modo efficace l’eventuale senso di frustrazione che può sorgere quando si ha la spiacevole percezione di “non farcela”, nella consapevolezza che la volta successiva ci avvicineremo di più alla soluzione.

Com’è possibile?

Spostando il focus dal risultato al processo: la conseguenza sarà un atteggiamento più libero dai giudizi che generalmente si accompagnano all’ansia da prestazione, per lasciare spazio alla fiducia nelle proprie potenzialità mentali in crescita.

Dott.ssa Nicoletta Porcu - psicologa, psicoterapeuta e Brain Trainer Assomensana a Lodi e Piacenza


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02/06/2023 11:33:25