Mente batte caldo 3-0
E’ arrivata l’estate, puntuale, e come ogni anno la colonnina del mercurio sentenzia che la bella stagione ha preso pieno vigore e si ripropone in tutta la sua forza.
Il caldo è piacevole se siamo in riva al mare o su un prato in montagna, ma per chi lavora o è lontano da questi posti di ristoro le cose sono ben diverse.
A parte le copiose sudate, a risentirne è soprattutto il cervello e, di conseguenza, le prestazioni mentali. Infatti, quando le temperature salgono si verificano 3 condizioni che incidono pesantemente sull’efficienza mentale:
- il caldo dilata l’aria e rende più rarefatto l’ossigeno, fondamentale per il lavoro che deve svolgere il cervello;
- l’organismo consuma più energia per contrastare la calura, che sottrae al lavoro del cervello;
- il cambiamento di pressione atmosferica altera il flusso sanguigno nel sistema cerebrovascolare e dilata i vasi sanguigni, affaticando il cervello.
Ne consegue che i ritmi rallentano, la concentrazione latita e la lucidità mentale si da alla macchia.
Il tutto in un quadro cognitivo che sembrerebbe incarnare il 7° peccato capitale, l’accidia: indifferenza, insolenza, pigrizia, negligenza, disinteresse. Se è vero che d’estate si tende a commettere più peccati, tuttavia l’accidia potrebbe essere più simile a un “sintomo” che a un peccato.
Secondo Nicoletta Carbone, nota conduttrice di programmi di salute di successo come “Obiettivo Salute” in onda su Radio 24 - Il Sole 24 Ore - ci sono tre profili che emergono durante la calura estiva:
- chi fa fatica a concentrarsi e non riesce a svolgere un compito che richiede attenzione;
- chi dimentica più spesso, soprattutto parole e appuntamenti;
- chi sente di avere la testa vuota e senza idee.
Queste condizioni sono l’effetto dei cambiamenti di cui abbiamo parlato prima (aria rarefatta, dispendio di energia, dilatazione dei capillari) che causano effetti negativi a
livello cerebrale con seguente impatto anche sul rendimento cognitivo, come la riduzione delle capacità di focalizzare l’attenzione su ciò che ci interessa, di utilizzare le
funzioni esecutive per pianificare, organizzare e svolgere le attività e di elaborare le informazioni con un’adeguata velocità mentale.
Questa riduzione di efficienza, percepita insolita e preoccupante dalla maggior parte delle persone, soprattutto da chi è abituato ad avere un’attività intellettiva intensa, induce il soggetto a:
- sforzarsi a fare di più, andando spesso incontro a frustrazione per l’inesorabile fallimento;
- colpevolizzarsi perché non riesce a fronteggiare la situazione, come se fosse una situazione determinata dalla sua volontà;
- impressionarsi per quello che gli sta capitando, non ricordando che è un fatto che si ripete ogni anno in estate.
Insomma, se l’organismo si trova a dover affrontare situazioni climatiche e ambientali avverse, l’istinto di sopravvivenza si attiva e convoglia le energie per garantire l’integrità dell’organismo (cervello compreso). Pertanto, in uno scenario in cui il calore soverchia le normali contromisure dell’organismo, è molto più importante raffreddare il corpo che distrarre energie per consentire alla mente di dedicarsi a compiti che in quel momento non hanno nulla a che fare con la sopravvivenza.
Quindi, cosa fare se proprio non si vuole gettare la spugna e arrendersi per settimane alla prepotenza della canicola?
Innanzitutto “NO S.C.I.”:
- Non Sforziamoci,
- Non Colpevolizziamoci e
- Non Impressioniamoci.
Le defaillance mentali di cui abbiamo parlato sono fenomeni passeggeri, temporanei, dovuti al clima impervio e che nulla hanno a che fare con le nostre reali capacità mentali.
Una volta rasserenati sotto questo punto di vista possiamo dedicarci a fare 3 esercizi di Ginnastica Mentale che allenano la mente e mettono KO gli effetti del caldo:
- per la concentrazione: leggiamo un testo e, ogni volta che incontriamo un segno di punteggiatura (“.” “,” “:” “?” ecc.) diciamo un numero, partendo da 1 in poi. Alla prima virgola diciamo “uno” se poi incontriamo il punto diciamo “due” e così via. E’ importante fare questo esercizio tre volte: un minuto di lettura - 15 secondi di pausa - due minuti di lettura - 15 secondi di pausa - tre minuti e stop, leggendo ogni volta sempre più velocemente;
- per la memoria: ogni ora, tra le 10.00 e le 17.00, ricordiamo di scrivere una parola positiva nei nostri confronti;
- evitare la “testa vuota”: scegliamo una parola (es. penna) e creiamo almeno 5 usi insoliti da fare con quell’oggetto.
A dispetto del caldo, questi 3 esercizi: velocizzano le abilità mentali, mantengono desta l’attenzione e la memoria.
Suggerisco di fare questi esercizi in compagnia sotto l’ombrellone, seduti in un bel prato o lungo un sentiero di montagna, così non solo alleniamo la mente ma sollecitiamo anche il buon umore.
24/07/2022 11:57:27