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Allenamento a “piccole mete”


Allenamento a “piccole mete”

Allenamento: dall’etimologia della parola “dar Lena” - dare capacità, vigore, volontà energica nel sopportare la fatica.

Sì, il raggiungimento del benessere, nel senso più nobile del termine, è un vero e proprio allenamento: come uno sportivo necessità di una preparazione atletica, fatta di piccoli step che vedono un aumento graduale della difficoltà fisica e mentale, così un individuo necessita di impegno e costanza nell’inseguire e perseguire i valori psicofisici ottimali e quindi l’omeostasi.

Non stiamo parlando di un traguardo che, una volta raggiunto, così sarà per sempre. Al contrario, sono piccole mete di benessere successive che muteranno nel tempo, contemporaneamente al naturale mutare della nostra esistenza e ai bisogni ad essa annessi.

“L'omeostasi è un processo che tende a mantenere stabili le condizioni interne all'organismo” e questa stabilità vede intrinsecamente connesse la sfera fisica, psichica e sociale, che possiamo immaginare posizionate ai vertici di un triangolo in una reciprocità bilaterale: l’attività fisica, che giova al mantenimento di un organismo sano e una dieta equilibrata con adeguato apporto di energie; l’allenamento mentale per godere di un cervello efficiente, attivo e reattivo agli stimoli ambientali.

Ciò determinerà una sensazione di benessere fisico e mentale che ci porterà a rapportarci agli altri con apertura e sicurezza, ricevendo in cambio appartenenza e sicurezza sociale. Eppure, nonostante l’essere umano sia l’unica specie vivente dotata di intelligenza come forma superiore che va oltre la mera sopravvivenza, a volte pare la più propensa a danneggiarsi, o non ascoltarsi o a non seguire quelle semplici regole di vita equilibrata a discapito della propria incolumità.

In relazione all’innata capacità dell’essere umano di danneggiarsi, non basta conoscere le regole per vivere bene e ottenere la giusta motivazione a metterle in pratica. E’ come se ci fosse una sorta di “agitazione mentale” che deve essere contrastata creando quel silenzio costruttivo che ci consente di sviluppare consapevolezza di noi stessi, ricollegandoci e ristabilendo un contatto essenziale con corpo e mente:

  1. piccoli spazi, ritagliati dalle routine quotidiane, per immergersi nella natura. E’ scientificamente provato che trascorrere anche pochi minuti circondati dai colori, suoni e odori che la natura offre può diminuire la sensazione di stress e aumentare la vitalità, traendo energia dagli esseri viventi che la abitano;
  2. cibo essenziale e sano per nutrire la meravigliosa macchina di cui siamo dotati, senza eccedere nell’apporto energetico con alimenti troppo elaborati e ricchi di zuccheri e grassi;
  3. focalizzare i pensieri sugli step (“piccole mete”) che ci consentono di raggiungere i nostri obiettivi.

Tutto funzionale a una ricerca del proprio focus e benessere, ma soprattutto al mantenimento della coerenza tra i nostri Comportamenti (l’azione esplicita e visibile, analizzabile a occhio nudo), Pensieri (l’azione implicita legata alla sfera interiore, cognitiva dell’individuo) e Emozioni (stati mentali e fisiologici legati a stimoli interni ed esterni) - che per funzionare nel modo giusto hanno bisogno di una linea-guida quanto più conscia possibile.

"I pensieri creano emozioni, le emozioni creano reazioni, queste reazioni definiscono il nostro comportamento, i nostri comportamenti riflettono la nostra personalità e la nostra personalità ha un impatto sulle persone intorno a noi, e quindi sulle nostre relazioni personali e professionali".

Allora non ci resta che ascoltare il nostro corpo e la nostra mente e fare ricerca introspettiva per individuare lo step iniziale che ci apra la strada verso una piccola meta di benessere alla volta, proseguendo poi con la fase di mantenimento dello stato appena raggiunto e spingendoci via via verso stati più alti, definendo in questo modo un training quotidiano che entrerà a far parte del nostro naturale modo di agire, grazie all’allenamento (dar lena) svolto con impegno e costanza verso quell’amor proprio, così spesso urlato dai media e così tanto screditato inconsciamente da ognuno di noi.

Dott.ssa Elena Mazzei, E-Learning Form


21/05/2022 19:58:14

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