Sviluppare il potenziale: motivazione o abitudine?
Vi è mai capitato di pensare ‘in questo periodo sono proprio demotivato, ho iniziato mille attività ma dopo poco tempo ho perso interesse’?
Questo tipo di dialogo interiore conduce la mente attraverso i sentieri della motivazione personale. Tale concetto, analogamente a quanto accade per l’autostima, viene spesso considerato ‘ON/OFF’, vale a dire come un aspetto della propria personalità che tende a definire l’immagine di sé. O mi reputo una persona motivata oppure mi giudico privo di forza di volontà. O la mia autostima è alta oppure sento di non valere abbastanza.
Il rischio insito in tali costrutti cognitivo-psicologici dicotomici è di creare schemi cristallizzati di comportamento che ostacolano la capacità di valutare in modo flessibile e adattivo le esperienze di vita.
Ma cosa succederebbe alla mente se, anziché di motivazione, parlassimo di costruire nuove abitudini?
Si tratta di introdurre minimi cambiamenti ogni tanto che richiedono un bassissimo sforzo nel modificare le abituali modalità di agire.
Queste sarebbero in grado di mantenersi nel tempo.
Mentre, infatti, la motivazione può essere soggetta a variazioni in intensità, la costruzione di abitudini si associa maggiormente alla percezione di ‘costanza’ sul medio-lungo periodo, proprio perché siamo in grado di trovare piccoli comportamenti a cui proprio non possiamo dire di no, tanto sono agevoli da mettere in atto.
In modo analogo, anziché concentrarci sul livello di autostima, mano a mano che acquisiamo fiducia nella nostra capacità di apportare cambiamenti, aumenta la nostra ‘mastery’, vale a dire la competenza nella gestione delle situazioni quotidiane.
La Ginnastica Mentale® di Assomensana offre uno spazio in cui, attraverso le attività legate agli esercizi mentali (es. gestire il tempo per lo svolgimento degli esercizi, mantenere un livello ottimale di concentrazione, sviluppare flessibilità e problem solving), è possibile introdurre cambiamenti nelle abitudini di pensare a se stessi e a come svolgiamo le attività quotidiane, sviluppando una maggior consapevolezza delle proprie risorse a disposizione e del modo in cui vengono utilizzate.
In pratica, la GM consente di sviluppare ‘mastery’, orientandoci verso comportamenti sempre meno influenzati da fattori esterni e sempre più orientati al raggiungimento di un soddisfacente benessere fisico e mentale.
Dott.ssa Nicoletta Porcu - psicologa, psicoterapeuta e Brain Trainer Assomensana a Lodi e Piacenza
29/01/2022 12:07:31