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L’acqua che calma


L’acqua che calma

D: Esiste un’acqua miracolosa che calma?
R: Si.
D: E qual è?
R: E’ l’acqua comune, quella che beviamo tutti i giorni.
D: Scusi, ma il titolo dice un’altra cosa.
R: No, dice esattamente la verità. Non è la qualità dell’acqua che calma, ma la quantità di acqua che beviamo.

Quando i livelli di acqua nell’organismo sono normali tutto funziona regolarmente. Le cose si complicano quando si riducono i livelli di acqua. Il cervello, in particolare, composto per l’80% di acqua, in assenza di liquidi si restringe.

Si è rilevato come la mancanza di acqua comporti un aumento dell’agitazione e del nervosismo. Ridurre dell’1-2% le riserve di acqua ha conseguenze negative sull’umore.

In studi condotti su studenti universitari si è rilevato che la riduzione dell’idratazione ha effetti negativi sulle abilità di calcolo, ma anche sulla memoria, l’attenzione e l’energia mentale. Per questo, gli studenti dovrebbero avere sui banchi sempre una borraccia con dell’acqua e bere frequentemente (non fanno bene le bevande zuccherate o alcoliche, mentre tè e caffè hanno effetti diuretici e fanno perdere acqua).

Serve ricordare che bere quando si ha sete è troppo tardi. Il meccanismo cerebrale che riceve i segnali di disidratazione è ritardato, si attiva quando ormai l’organismo ha perso più acqua di quanto sia tollerabile. E tale meccanismo perde efficienza col passare degli anni, motivo per il quale gli anziani sono a maggior rischiare di disidratazione.

Cosa fare?

Soprattutto in questo periodo estivo è fondamentale essere metodici per ricordarsi di bere frequentemente, almeno un bicchiere di acqua ogni 30 minuti. Ci sono App che aiutano a ricordare di bere, mentre chi segue i corsi di Ginnastica Mentale® può avvalersi della memoria prospettica!

 


02/07/2021 09:05:34

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