Invecchiare dolcemente fa male
Ormai lo sappiamo, l’invecchiamento è largamente legato ai processi di infiammazione dell’organismo. Gli effetti di questo processo, che si accumulano nel corso degli anni, danno origine al deterioramento dell’organismo.
Il binomio età-infiammazione è la causa principale dell’invecchiamento. Sul primo fattore - età - non possiamo fare granchè, poiché ben pochi ne faremmo a meno per non invecchiare!
Sul secondo fattore - infiammazione - si può fare qualcosa in più. Tenendo a bada alcuni fattori nocivi come lo stress, il fumo, l’alcool, cibi cotti ad alte temperature (>225°) e gli zuccheri.
In merito a questi ultimi, una ricerca della Brock University in Canada, pubblicata su Physiological Reports, ha svelato che una dieta ricca di zuccheri raffinati e grassi saturi (animali) acceleri l’invecchiamento.
Gli zuccheri sono particolarmente dannosi per almeno 3 motivi:
- si legano alle proteine, dando vita alla temibile glicazione ossidativa che danneggia i tessuti con i quali entra in contatto;
- la loro presenza nel sangue fa scattare la risposta insulinica, ossia il rilascio dell’ormone insulina che sembra infiammare i tessuti;
- stimola il rilascio della dopamina - la molecola del piacere, la quale però tende a diminuire col passare del tempo, richiedendo maggiori quantità di zuccheri per attivarsi.
Cosa fare?
Un prezioso aiuto ci viene dalla dieta mediterranea, un potente scudo per la salute.
A tavola, non far mai mancare l’olio extravergine d’oliva, ricco di acidi grassi monoinsaturi e polifenoli;
il pesce azzurro, fonte di Omega 3, oppure 3-4 noci al giorno o una manciata di semi di lino;
la frutta e la verdura, soprattutto quelle più colorate e ricche di antiossidanti.
Insomma, la dolcezza va bene, ma solo nel carattere!
Prof. Giuseppe Alfredo Iannoccari - neuropsicologo, presidente di Assomensana, docente all'Università di Milano
09/10/2023 10:54:59